Come lenire i sintomi delle afte
Un’afta è una piccola abrasione del cavo orale, un’ulcera per la precisione, di dimensioni che possono variare tra i 2 e i 5 millimetri. Si tratta di un taglio che può essere curato ma che può arrecare parecchio fastidio, dato l’alto tasso di recidività. Generalmente la stomatite è la causa della formazione di questi tagli: è una patologia da non confondere con il virus dell’Herpes Simplex che provoca l’insorgere di vesciche su labbra, mento e narici; le afte, invece, si possono formare all’interno delle guance, sulla lingua, le labbra e nella gola. Statisticamente le afte interessano maggiormente la popolazione femminile adulta e, in pochi casi, i bambini. Si può distinguere tra afte maggiori, minori ed erpetiformi.
Cosa le scatena?
Vediamo quali sono i principali fattori per la formazione delle afte: alimentazione (spesso le intolleranze alimentari possono provocarne la formazione), carenza di minerali (come ferro e zinco) e vitamina B12, fattori genetici, flora intestinale compromessa, lesioni del cavo orale, malattie (quali AIDS, celiachia, disturbi intestinali cronici), proliferazione dei batteri nella bocca, scompensi ormonali (tipici del ciclo mestruale), stress e traumi a seguito di interventi odontoiatrici. I sintomi tipici di questo disturbo sono: bruciore, formicolio e la presenza di numerosi tagli che potrebbero cronicizzarsi.
Come guarire dalle afte
Generalmente le afte vanno via da sole, ma dato il forte dolore e il tempo richiesto, è possibile accelerare il processo di guarigione mediante rimedi naturali e farmaceutici acquistabili in farmacia: è possibile fare dei gargarismi con tea tree oil o acqua calda e limone, al fine di eliminare i batteri presenti sulla ferita; aglio, aloe vera, bicarbonato e thè hanno un forte potere lenitivo e disinfettante; esistono collutori antibiotici per contrastare la proliferazione dei batteri nel cavo orale; è possibile applicare pomate cortisoniche direttamente sulla ferita.